lunedì 25 luglio 2011

Bilancio


Cara S.,
ho pensato in questi giorni alle parole che possono darmi fastidio fisicamente.
Quella che più mi irrita è "bilancio" coniugata in tutti i modi e abitata da qualunque sentimento, anche di quelli innocenti in sé e per sé.
"Ho fatto un bilancio della mia vita", "è ora di fare un bilancio", "sento che il bilancio di questo rapporto non è in pareggio", "fai un bilancio e poi decidi", "il bilancio è positivo", "il bilancio è negativo", ecc. (anche eccetera mi irrita un po' ma la sopporto quando proprio scappa e adesso mi è scappata).
Mi dà così fastidio che non ritengo proprio né propizio spiegare il perché. Le ragioni sono innumerevoli e tutte ovvie, cadono (nel senso di precipitare) nel non-senso di un significato pretenzioso, nella stessa irritante pronuncia dal suono infelice che si chiude in quel "cio" bloccando ogni via di fuga, ed è inutile che mi dici che la parola è franca, perché bilancio non lo è.

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