martedì 13 dicembre 2011
lunedì 17 ottobre 2011
mercoledì 14 settembre 2011
Restiamo umani
E' un bellissimo cartone, magico, commovente e poetico. Si intitola RESTIAMO UMANI ed è ideato, scritto e diretto dalla mia amica Flavia Medusa.
Assolutamente necessario divulgarlo come una benedizione alla città e al mondo.
giovedì 1 settembre 2011
mercoledì 10 agosto 2011
lunedì 25 luglio 2011
un gigantesco soufflé
Cara S.,
anche a me è salito dentro
in tutti questi giorni un "ma insomma" e ha preso la forma di un
gigantesco sufflè di formaggio, uno di quelli che devi menare e menare sempre
nello stesso verso e non ti devi distrarre finchè non ti dice Basta mi hai
menato abbastanza, adesso infilami in forno sperando che tu lo abbia ben
scaldato prima altrimenti non è servito a nulla che mi hai menato fino adesso,
sempre nello stesso verso, orario o antiorario fai tu, per me è lo stesso,
l'importante è che una volta che decidi mantieni il punto altrimenti mi
affloscio e mi fai fare una brutta figura.
Così mi ha detto il sufflè
che si chiama "ma insomma".
Ora scopro (ma in realtà lo
sapevo) che anche in te si è preparato un sufflè che si chiama "ma
insomma" e che hai menato finché non ti ha detto basta.
Allora i nostri sufflè sono
pronti e gonfi di orgoglio dorato e fragrante e quindi sarebbe importante farli
incontrare per scambiarci ricette e
trucchi del mestiere.
Ti adoro, sai.
Bilancio
Cara S.,
ho pensato in questi giorni
alle parole che possono darmi fastidio fisicamente.
Quella che più mi irrita è
"bilancio" coniugata in tutti i modi e abitata da qualunque
sentimento, anche di quelli innocenti in sé e per sé.
"Ho fatto un bilancio
della mia vita", "è ora di fare un bilancio", "sento che il
bilancio di questo rapporto non è in pareggio", "fai un bilancio e
poi decidi", "il bilancio è positivo", "il bilancio è
negativo", ecc. (anche eccetera mi irrita un po' ma la sopporto quando
proprio scappa e adesso mi è scappata).
Mi dà così fastidio che non
ritengo proprio né propizio spiegare il perché. Le ragioni sono innumerevoli e
tutte ovvie, cadono (nel senso di precipitare) nel non-senso di un significato
pretenzioso, nella stessa irritante pronuncia dal suono infelice che si chiude
in quel "cio" bloccando ogni via di fuga, ed è inutile che mi dici
che la parola è franca, perché bilancio non lo è.
invettiva politica contro la pornografia
1)
la pornografia non libera il corpo ma lo condanna, lo supplizia, lo violenta.
E' un corpo privo di intelligenza e immaginazione, violentato grazie e attraverso
i suoi buchi; nella pornografia il corpo è ridotto ad un buco, è esattamente i
suoi buchi e le poche possibilità che rappresentano;
2)
la pornografia è fallocentrica anche quando è lesbica. C'è quasi sempre un
fallo di mezzo che cerca ossessivamente buchi dove infilarsi (limitati e a scarsa
ergonomia);
3)
Dal punto 2) discende che la pornografia esclude la sessualità femminile, il suo mistero, la discesa all'Ade, la tana di un animale stupefacente e misterioso, animale politico perché di
relazione e di confronto, creatura sconosciuta che nella pornografia viene
trattata solo come meccanismo operativo, finalizzato all'orgasmo, soprattutto quello finto;
4)
la pornografia non libera i desideri, perché esclude e mortifica, si fissa nella sua danza inutile, ripetitiva, priva di gioco, prospettiva e trascendenza;
5)
rovesciando i ragionamenti e prendendo come filtro la castità e la sessualità
riproduttiva come unica possibilità ammessa dal cattolicesimo apostolico romano si hanno gli stessi
risultati evidenziati per la pornografia, segno che la pornografia non è altro
che un'altra forma di repressione sessuale. A riprova di questo
fatto si vedano le rappresentazioni pittoriche dei supplizi dei santi. Niente
di più pornografico.
martedì 24 maggio 2011
mercoledì 9 febbraio 2011
I ROM non sono cose (2007)
Con l’effetto sorpresa tipico delle blitzkrieg, in pochi mesi la prefettura di Roma ha dato il via e ha portato efficientemente a termine gli sgomberi dei campi nomadi di Tor Pagnotta, via Scalo Tiburtino, Aniene, Tor Cervara, Ponte Mammolo, via dell’Imbrecciata, Castel di Guido e Saxa Rubra, Campo Boario, Villa Troili. Luoghi di baracche e container vetusti e inclini all’incendio, luoghi di stoccaggio di esseri umani trattati come bestie di uno zoo dismesso, di un circo in disuso, recinti abusivi per cani allo sbando.
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