29 settembre 2016
All'estetica ho rinunciato perché non applicabile, ma la mancanza di senso cosmetico di certa gente che si selfa a raffica mi fa pensare.
Sono brutti e brutte, qui sì in modo così uguale da spingermi a utilizzare (con una certa prudenza) il linguaggio di genere per accontentare finalmente qualche oca.
Si realizza in certi selfie una sorta di parità perfetta nel brutto.
Ma come è possibile che non si vedano che sono brutti e brutte, perché artefatti, finti, con quella smania di piacerSi solo a loro, intesi nel bugigattolo di se stessi e medesimi sé, e più si piacciono e più sono brutti, e più piacciono ai loro amici e più i loro amici diventano brutti in una rincorsa verso la frontiera del peggio, che ammesso ci sia, si sposta?
Si immortalano con la stessa bocca a culo di gallina, mentre bella bella e quatta quatta l'anima si è "posata" da sola durante la "posa".
Si sa, durante i selfie Lei scende.
"Anima altrove" è un emoticon che dovrebbe essere aggiunto ai like love sigh wow e grrr per commentare i selfie.
Si potrebbe aggiungere per gentilezza anche un punto interrogativo dubitativo.
Tipo: "Anima altrove? "🙄?
Molti di loro per la verità sarebbero brutti lo stesso, ma non nello stesso modo.
Catturati al naturale insieme alla loro anima, sarebbero un po' vivi, quel vivo che fa tanto chic e non impegna.
Senza un rimedio, senza un gesto di tenerezza che li rianimi (nel senso di riportargli l'animaccia al posto suo), continueranno a sparpagliare bruttezza: distese infinite di tacchi a baionetta (15-18 e fra un po' vedrete, 39-45) per ammaliare pettorali tatuati e pressurizzati, in un rimando di culi calvi che, in barba a qualunque decenza, fanno la ola.
"Serve aiuto?"😷
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